Cos’è lo stato di ebbrezza e quando costituisce reato
Lo stato di ebbrezza è la condizione di alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze alcoliche e in grado di modificare il comportamento dei soggetti che si trovano in tale condizione.
Ove chi si trovi in stato di ebbrezza si metta alla guida commette il reato punito dagli artt. 186 e 186-bis del codice della strada.
E’ da tenere a mente, in ogni caso, che la guida in stato di ebbrezza non costituisce sempre un reato: la norma che sanziona chi guida dopo aver bevuto prevede quattro diverse soglie di “ubriachezza” a secondo del livello di alcool nel sangue al momento della guida.
Solamente le prime due hanno rilevanza penale e ti costringeranno pertanto a difenderti in un processo penale con il tuo avvocato penalista.
Vediamole insieme:
1) valore di alcool nel sangue superiore a 1,5 grammi per litro. La legge in questo caso prevede l’arresto da 6 mesi a 1 anno, l’ammenda da 1.500 euro a 6.000 euro, sospensione della patente di guida da 1 a 2 anni, sequestro preventivo del veicolo e sua confisca. Nel caso in cui il veicolo appartenga a persona estranea al reato, la durata della sospensione viene raddoppiata. La patente è inoltre oggetto di revoca nel caso in cui vi sia una condizione di recidiva nel biennio.;
2) valore di alcool nel sangue compreso tra 0,8 a 1,5 grammi per litro. La legge prevede l’arresto fino a 6 mesi, l’ammenda da 800 euro a 3.200 euro oltre che la sospensione della patente di guida da 6 mesi a 1 anno;
Sotto questi limiti cessa la rilevanza penale e permane solo un rilievo a livello amministrativo:
3) valore di alcool nel sangue compreso tra 0,5 a 0,8 grammi per litro: è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 543 euro a 2.170 euro, sospensione della patente di guida tra 3 e 6 mesi;
4) valore di alcool nel sangue inferiore a 0,5 grammi per litro: entro questa soglia non sono previste neppure sanzioni amministrative, a meno che il guidatore non abbia meno di 21 anni.
L’accertamento del del tasso alcolemico può avvenire sia attraverso le analisi del sangue sia mediante verifica all’etilometro, senz’altro più frequente nella prassi.
L’ammenda è infine aumentata da un terzo alla metà quando il reato è commesso dopo le ore 22 e prima delle ore 7, condizione che integra una circostanza aggravante del reato.
In ogni caso, salvo che non si sia provocato un sinistro stradale, la sanzione penale può essere sostituita dai lavori di pubblica utilità: ove questi abbiano esito positivo, comporteranno l’esito favorevole del procedimento penale, ovvero l’estinzione del reato, la revoca della confisca eventualmente disposta e il dimezzamento del periodo di sospensione della patente.
Cosa accade se ci si rifiuta di sottoporsi all’alcoltest
Se il conducente si rifiuta di sottoporsi all’accertamento è previsto lo stesso regime sanzionatorio della fattispecie più grave di guida in stato di ebbrezza (superiore cioè a 1,5 grammi per litro).
Le pene previste sono infatti l’arresto da 6 mesi a 1 anno, l’ammenda da 1.500 euro a 6.000 euro, sospensione della patente da 6 mesi a 2 anni e la confisca del veicolo, se di proprietà.
Guida in stato di ebbrezza e incidente stradale
Ipotesi ancora differente è quella in cui il conducente in stato di ebbrezza provochi un incidente stradale, anche di lieve entità, indipendentemente dal coinvolgimento di altri utenti della strada.
Tale ipotesi è disciplinata dal comma 2 bis dell’articolo 186 del codice della strada. In tale caso le pene sono raddoppiate. E, salvo che il veicolo appartenga ad altra persona differente dal conducente, il Prefetto dispone anche il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni. In caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o in caso di rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, scatterà altresì la revoca della patente.
La patente di guida: sospensione e revoca
Gli articoli 186 e 186-bis del codice della strada prevedono che alla pena principale prevista per la guida in stato di ebbrezza si aggiunga la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente.
La revoca della patente, come visto, può essere applicata in caso d’incidente stradale che veda il conducente imputato per omicidio stradale o lesioni stradali.
Gli organi di polizia provvedono al ritiro immediato della patente. Entro i 15 giorni successivi l’interessato riceverà il provvedimento di sospensione della patente di guida che potrà essere impugnato con ricorso al Giudice di Pace del luogo dove è avvenuta la violazione entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza prefettizia.
In tal modo è possibile ottenere la sospensione dell’esecutività del provvedimento prefettizio fino alla sentenza del giudice penale relativa al processo per il reato di guida in stato di ebbrezza.
Da ricordare che con l’esecuzione dei lavori di pubblica utilità il periodo di sospensione della patente verrà dimezzato.
I lavori di pubblica utilità
Ai sensi del comma 9-bis dell’articolo 186 del codice della strada l’imputato può chiedere al giudice penale che la pena pecuniaria e quella detentiva vengano convertite in lavori di pubblica utilità.
I lavori di pubblica utilità consistono nell’esecuzione di prestazioni di lavoro non retribuite a favore della collettività e consentono, se condotti con esito positivo, di ottenere l’estinzione del reato e mantenere “pulito” il casellario giudiziale.
I lavori di pubblica utilità inoltre consentono di ridurre alla metà la sanzione della sospensione della patente di guida e di ottenere la revoca del provvedimento di confisca del veicolo.
Estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza: la messa alla prova.
L’estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza è ottenibile anche ove non sia possibile beneficiare dei lavori di pubblica utilità, come in caso di incidente stradale, attraverso la sospensione del procedimento con messa alla prova.
Tale istituto tuttavia, a differenze dei lavori di pubblica utilità, non ha effetti sulla sospensione e la revoca della patente.