Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare coercitiva custodiale che consiste in uno stato di privazione della libertà personale.
Il nucleo essenziale della misura si esprime nel fatto che il soggetto sottoposto non potrà abbandonare il luogo di esecuzione degli arresti domiciliari.
Nello scegliere il luogo di esecuzione degli arresti domiciliari il giudice dovrà prioritariamente valutare le esigenze di tutela della persona offesa (ad esempio non potrà essere la casa familiare ove il delitto per cui si procede sia di maltrattamenti in famiglia). In quanto misura detentiva, in caso di condanna, il tempo degli arresti domiciliari verrà sottratto dalla pena da espiare.
In considerazione di esigenze indispensabili (ad es. di lavoro), il giudice può autorizzare l’imputato ad assentarsi per il tempo strettamente necessario, dal luogo di detenzione.
Potranno poi essere disposte particolari prescrizioni da parte del giudice, come ad esempio il divieto di comunicazione con persone non appartenenti al nucleo famigliare. È evidente che la disciplina di tale misura cautelare, impattando in maniera determinante sulla libertà personale dell’individuo rende imprescindibile la sicura assistenza di un Avvocato penalista esperto in materia.
L’allontanamento dal sito degli arresti domiciliari integra il delitto di evasione.
Quando vi sono particolari esigenze cautelari da garantire, il giudice, salvo che lo ritenga non necessario, dispone che l’imputato sia sottoposto a controllo mediante strumenti elettronico o altri strumenti tecnici di cui la Polizia Giudiziaria abbia la disponibilità (il cd. “braccialetto elettronico”).
Nel caso in cui, infine, si verifichi la violazione degli obblighi inerenti gli arresti domiciliari (come ad esempio l’allontanamento dal domicilio), il giudice deve disporre la revoca della misura e la sostituzione con la custodia cautelare in carcere, salvo che il fatto sia di lieve entità.
Vige inoltre il divieto di disporre gli arresti domiciliari nei confronti di chi, nei cinque anni precedenti sia stato condannato per il delitto di evasione, salvo che il giudice ritenga, sulla base di specifici elementi, che il fatto sia di lieve entità e che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con tale misura (art. 284, c. 5 bis).
Un Avvocato penalista a Milano di esperienza potrà guidarti in maniera efficace attraverso una materia complessa e delicata come quella delle misure cautelari.
Differenza tra arresti domiciliari e detenzione domiciliare
E’ bene chiarire la differenza che intercorre tra gli arresti domiciliari e la detenzione domiciliare, spesso confusi.
Gli arresti domiciliari, consistono in una misura cautelare personale coercitiva che interviene, quindi, prima di una condanna definitiva.
Tale provvedimento è dunque applicato dal Giudice di cognizione durante il procedimento penale.
La detenzione domiciliare, invece, è una misura alternativa alla detenzione consistente nell'espiazione della pena (o del suo residuo) presso la propria abitazione. L’espiazione, ovviamente, avverrà solamente a seguito di una sentenza definitiva di condanna, pertanto dopo che il procedimento penale si sarà concluso.
A decidere sull'applicazione o meno di tale misura è l'organo giurisdizionale collegiale competente nell'esecuzione della pena, ossia il Tribunale di sorveglianza del luogo in cui la pena deve essere espiata o, comunque, deve avere esecuzione.
È chiara quindi la differenza tra i due istituti: gli arresti domiciliari intervengono prima della sentenza definitiva di condanna, la detenzione domiciliare interviene dopo e consiste in un'alternativa alla detenzione carceraria.
Come vengono effettuati I controlli degli arresti domiciliari
I controlli vengono effettuati dalla polizia giudiziaria.
Verrà verificato il puntuale adempimento dell’obbligo principale della misura, ovvero quello di non allontanarsi dal luogo di custodia senza la preventiva autorizzazione del Giudice.
A tal fine la Polizia Giudiziaria potrà fare accesso, senza preavviso ed in qualsiasi orario, al luogo in cui l’arrestato è ristretto, per verificare che lo stesso ivi effettivamente si trovi.
La mancata presenza nel luogo degli arresti domiciliari integra il delitto di evasione e, inoltre, è possibile l’aggravamento della misura cautelare in atto.
Nell’ambito degli arresti domiciliari il Giudice può inoltre imporre altre prescrizioni e divieti, di natura diversa e non predeterminata, tra i quali quelli che maggiormente nella pratica vengono applicati sono il “divieto di comunicazione” ed il “divieto di incontro”.
Mentre con il primo divieto viene inibita al soggetto la possibilità di comunicare con soggetti diversi da quelli che con lui convivono con qualsiasi mezzo (telefonico, telematico o per lettera), con il secondo divieto viene impedita la possibilità di far accedere al proprio domicilio persone diverse da quelle che con lui convivono.
Il controllo sull’esatta osservanza delle prescrizioni appena citate sarà effettuato sempre mediante accesso al luogo di custodia (per verificare che non vi si trovino persone estranee) ed anche mediante controllo degli apparati telematici e telefonici (per verificare l’assenza di contatti vietati).
L’eventuale inosservanza degli obblighi e delle prescrizioni connesse alla misura degli arresti domiciliari che dovessero risultare dai controlli della Polizia Giudiziaria sarebbero portati a conoscenza del Giudice che procede, che, sulla base delle trasgressioni accertate e delle eventuali richieste in materia da parte dell’Ufficio di Procura, potrà decidere se sanzionare tali comportamenti con un aggravamento della misura cautelare (con la sottoposizione alla custodia cautelare in carcere).