L'Avvocato penalista è il professionista che si occupa di assistere e difendere i soggetti coinvolti in un procedimento penale, siano essi imputati o persone offese. L'Avvocato penalista ha il compito di tutelare i diritti e gli interessi del proprio assistito, fornendogli una consulenza legale qualificata e rappresentandolo davanti agli organi giudiziari.
L'udienza preliminare è una fase del processo penale che si svolge davanti al giudice per le indagini preliminari (G.I.P.), dopo che il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio dell'imputato. Il pubblico ministero è il magistrato che esercita l'azione penale nei confronti dell'imputato, sostenendo l'accusa in sede processuale. Il pubblico ministero ha il dovere di svolgere le indagini in modo imparziale e completo, acquisendo sia le prove a carico sia quelle a favore dell'imputato. Nella fase della udienza preliminare l'Avvocato penalista può esporre la propria difesa avuta contezza del fascicolo delle indagini preliminari, trasmesso dal P.M. al Gip con la richiesta di rinvio a giudizio. Sempre in udienza preliminare è possibile, conferendo procura speciale all’Avvocato Penalista o presenziando alla stessa, accedere ai riti alternati tra cui il c.d. “patteggiamento”, il giudizio abbreviato o la sospensione del processo con messa alla prova.
L'udienza preliminare ha lo scopo di verificare se ci sono gli elementi sufficienti per addivenire, all’esito del processo, ad una ragionevole previsione di condanna dell’imputato. L’udienza si svolge in camera di consiglio, cioè senza la presenza del pubblico. Vi partecipano il Pubblico Ministero, l'imputato, il suo difensore e, eventualmente, la persona offesa dal reato. Durante l'udienza preliminare, l'imputato può fare delle dichiarazioni spontanee o chiedere di essere interrogato dal giudice. Il giudice, dopo aver ascoltato le parti e valutato le prove, decide se rinviare l'imputato a giudizio, oppure se emettere una sentenza di non luogo a procedere. Il G.I.P. può anche disporre l'integrazione delle indagini o l'integrazione probatoria, se ritiene che ci siano lacune o incongruenze nel materiale raccolto dal Pubblico Ministero. Se il Giudice decide di rinviare a giudizio l’imputato emette decreto che dispone il giudizio contenente la data della udienza dibattimentale avanti al Tribunale monocratico o collegiale di competenza.